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Dario Pontiggia è nato a Milano l’8-11-1973. Dopo gli studi classici, si è iscritto alla facoltà di Disegno Industriale presso il Politecnico di Milano, conseguendo a pieni voti la laurea nel luglio 2001 (tesi: "Applicazioni di nuovi materiali nella chitarra classica"). Ha seguito un corso sulla costruzione della chitarra presso la Civica Scuola di Liuteria di Milano; successivamente ha svolto un tirocinio di un anno presso il laboratorio del Maestro Lucio Antonio Carbone. Dal giugno 2001 è regolarmente iscritto alla Camera di Commercio come costruttore di strumenti musicali. Per i primi anni si è concentrato sullo studio delle chitarre modello Hauser I, in particolar modo dello strumento che Segovia adoperò dopo il 1937. Dal 2003 si è poi dedicato allo studio di modelli ispirati ai Maestri Spagnoli, concentrandosi in particolare sull’opera del Maestro Antonio de Torres. Tale ricerca è stata possibile grazie alla collaborazione con il Maestro Stefano Grondona. Dal 2003 è associato all’A.L.I. (Associazione Liutai Italiani). Nel 2004 ha iniziato ad occuparsi della costruzione e del restauro di arpe storiche, collaborando con l’Arpista Mara Galassi e svolgendo studi accurati sull’arpa Barberini presso il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma e presso Castel Sant’Angelo (su tale argomento ha anche tenuto molteplici conferenze). Nel 2005 è diventato Responsabile Tecnico della rivista “!La Guitarra!” per la quale tuttora esegue perizie e scrive articoli su strumenti di fama internazionale. Dal 2007 è ricercatore presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, ove attualmente lavora al recupero d’informazioni tecnico/storiche sull’arpa barocca nel periodo dei Barberini. Nel 2008 ha eseguito studi sull’arpa gallese presso il Victoria&Albert Museum di Londra e il National History Museum di St Fagan (Cardiff). Sempre nel 2008 ha realizzato per l’artista Roberto Cuoghi una copia della lira di Ur (arpa sumera 5000 A.C. ca.). Questo strumento è stato adoperato per ricreare la lamentazione corale per la caduta di Ninive (609 a.C.), presso il Castello di Rivoli, in occasione di una mostra monografica dell’artista. Nel 2009 è stata adoperata una sua arpa barocca dall’arpista Loredana Gintoli nella rappresentazione dell’Orfeo di Monteverdi presso il Teatro alla Scala di Milano. Negl’ultimi anni ha tenuto svariate conferenze, in particolar modo vanno ricordate quelle presso la mostra internazionale di Cremona Mondomusica. |